Processionaria: i contenuti dell'Ordinanza del Comune di Ferrara

Rinnoviamo i contenuti dell’ Ordinanza in materia di sanità ed igiene per la prevenzione dei rischi da “Processionaria del Pino”, emanata dal Comune di Ferrara, dove sono evidenziate le norme prescrittive vigenti e le sanzioni previste.
Clicca qui per scaricare l’Ordinanza in materia di sanità ed igiene per la prevenzione dei rischi da
“Processionaria del Pino” (Thaumetopoea pityocampa) nel territorio comunale di Ferrara.
Exera è una società che opera nel rispetto delle normative e con professionisti della disinfestazione:contattaci con fiducia: sapremo trovare la soluzione giusta per te, con professionalità, sicurezza e velocità.

Inverno mite: allarme Processionaria

Non sempre il tepore delle nostre giornate di fine inverno porta ‘buone’ cose: infatti  l’inconsueta temperatura mite di queste giornate di febbraio sta anticipando la primavera e l’eccessivo caldo, ha riportato con largo anticipo il problema della comparsa delle processionarie.
Si tratta di lepidotteri che, allo stadio larvale, appaiono come bruchi ricoperti da una fitta peluria urticante pericolosa per l’uomo e soprattutto per i cani.
Nel nostro territorio sono presenti la processionaria del pino e della quercia: prestate particolare attenzione se si hanno queste piante in giardino o se tali alberi sono presenti nelle aree in cui si porta a passeggio il proprio cane, o nel vicinato. La processionaria può essere presente anche su altre piante giovani tra cui castagni, betulle, larici e faggi, più di rado ma possono essere presenti.
I bruchi scendono dai tronchi in processione verso il terreno, da questo deriva il loro nome comune generalmente ciò avviene a partire dal mese di marzo, ma quest’anno, a causa delle temperature particolarmente miti, potremmo incontrare l’insetto nei boschi, nei giardini e nei parchi già da ora.

Ricordiamo che nell’uomo, i bambini, le persone ipersensibili in genere, i peli della processionaria a contatto con la pelle o inalati provocano orticaria, tosse e difficoltà respiratorie, mentre nel cane le conseguenze possono essere molto più gravi, dalla necrosi dei tessuti colpiti fino alla morte dell’animale.
I regolamenti comunali già prescrivono norme comportamentali severe per la rimozione degli annidamenti (visibili da terra in formazioni a bozzolo) sia nei luoghi pubblici che all’interno delle proprietà private, tali rimozioni devo essere effettuate con particolare urgenza dall’avvistamento e con la massima cura al fine di non disperdere appunto le pericolose pelurie della processionaria.
La disinfestazione dei bruchi di processionaria in Italia è obbligatoria dal 2008, con l’entrata in vigore di un decreto ministeriale che stabilisce che “la lotta contro la processionaria del pino è obbligatoria nelle aree in cui le strutture regionali individuate per le finalità di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, competenti per territorio, hanno stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la salute delle persone o degli animali o la sopravvivenza del popolamento arboreo”.
Deputati alla rimozione dei nidi di processionaria sono il Corpo Forestale o i professionisti della disinfestazione.
Contattaci con fiducia: sapremo trovare la soluzione giusta per te, con professionalità, sicurezza e velocità.
 

Dove sono le zanzare d'inverno?

Sempre di più ci viene segnalato questo problema: le zanzare nonostante le temperature rigide dell’inverno non sempre sono scomparse dai nostri ambienti. Non è a causa delle temperature magari alte (attenzione al risparmio energetico!) tenute nei locali, ma perchè vi sono le condizioni comunque buone per la riproduzione.
A seconda della specie, le zanzare hanno cicli vitali diversi per cui ad esempio la aedes albopticus ovvero la zanzara tigre non sopravvive da adulta ma le uova sì, che entrano in una sorta di letargo. Altre come la culex pipiens che è tra più comuni, va in letago da adulta, ma attenzione a 22° possono vivere traquillamente, quindi riprodursi e la riproduzione sappiamo che è un ciclo esplosivo e dilagante, pochi esemplari possono in tempi rapidissimi creare una vera moltitudine.
Che cosa fare?
Cercare di rendere ‘inospitale’ il luogo della riproduzione che deve avere le condizioni di temperatura, umidità, tempo e luce opportune, ovvero ventilare gli ambienti, evitare ogni ristagno di acqua, moderare la temperatura degli ambienti ed opportune condizioni igieniche dovrebbero ‘arginare l’invasione’. Almeno fino a primavera…
Parallele considerazioni vanno fatte per molti insetti, per i quali raccomandiamo sempre di agire con circospezione in casi di notevoli annidamenti e la presenza di numerosi esemplari; in questi casi dove il fai da te non è stato sufficiente, mantieniti a distanza di sicurezza, tutela la tua salute e chiama con fiducia Exera: sapremo trovare la soluzione più giusta per te e per vivere in serenità i tuoi spazi.